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Metromare è in
alto... mare

Metromare in alto... mare e Bluferries quasi a fondo. È la sintesi estrema di ciò che temono i sindacati, Orsa in testa. Sul piatto c’è il provvedimento invocato dall’Amministrazione di Messina, con a capo il sindaco Renato Accorinti, che ha chiesto al primo cittadini di Villa San Giovanni di bloccare i tir che salgono sulle navi per il centro storico di Messina e indirizzarli verso Tremestieri. Un provvedimento, che seppur assolutamente condivisibile spiegano i sindacati va traslato nel tempo a quando sarà “attivo” il secondo scivolo al porto di Tremestieri. Perché altrimenti il rischio concreto è che il rimedio sia peggio del male. Perché in assenza di messi pesanti Bluferries starebbe pensando di abbandonare le operazioni commerciabili nel porto di Messina Marittima. «I lavoratori della Bluferries sono in apprensione – scrivono il segretario regionale Orsa, Mariano Massaro, e il delegato Michele Barresi – a seguito di voci informali che darebbero per imminente la totale chiusura al traffico dei mezzi pesanti da e verso l’approdo di Messina Marittima, nella fase in cui il porto di Tremestieri è funzionale al 50% con una solo approdo disponibile. Risulta ovvio che con l’attuale limitazione del porto è impossibile aumentare le corse verso Tremestieri, pertanto, Bluferries si troverebbe costretta a impiegare una sola nave per coprire esclusivamente le attuali 6 traversate verso Tremestieri e risulterebbero superflue le altre due unità, più una di riserva, che attualmente operano nel porto di Messina Marittima; ciò significa la potenziale perdita di circa 70 posti di lavoro più l’indotto: addetti alle pulizie, piazzalisti, biglietterie… 

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