L’altra faccia della medaglia. Mentre va in scena il collasso totale dell’Atm, (sotto il profilo economico, funzionale e... umano, con la spiacevole vicenda che sta coinvolgendo l’ex dg Claudio Conte) passetto dopo passetto, va pian piano prendendo forma il nuovo quadro della mobilità urbana che l’amministrazione Accorinti intende delineare.
Con misure volte ad ottenere cambiamenti dall’effetto immediatamente visibile, in quanto capaci di incidere non sull’assetto infrastrutturale (incremento dei mezzi di trasporto pubblico, creazione di nuove opzioni stradali) che necessita di interventi complessi, lunghi e costosi, ma sul comportamento collettivo, sulle abitudini dei cittadini al volante e sull’offerta di servizi utilizzando la dotazione già esistente.
Così, dopo la campagna di sensibilizzazione “Io So...stare”, lanciata nei giorni scorsi contro la sosta selvaggia che rende impossibile il transito in certe zone urbane (proprio da domani partiranno i rafforzati controlli dei vigili urbani, supportati dal carrattrezzi), è ora la volta di “Andiamo a scuola in TPL”, dove la sigla sta per Trasporto pubblico locale.
L’iniziativa, in corso di definizione, è rivolta agli studenti delle scuole medie superiori e sarà presentata venerdì prossimo dal sindaco Renato Accorinti con l’assessore Gaetano Cacciola, che ne anticipa qualche dettaglio in vista dell’avvio fissato per il prossimo 21 ottobre.
Lo scopo, chiarisce il direttore del Cnr messinese prestato alla politica, è quello di offrire alle famiglie una valida alternativa all’auto privata per condurre i ragazzi a scuola.
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