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Incidente Panoramica
fuori pericolo
donna ferita

ospedale papardo

Il cartello che indica la presenza di dossi, non può rappresentare l’unica soluzione adottata da chi invece deve, innanzitutto, mettere la sicurezza e l’incolumità dei cittadini al primo posto. Sulla panoramica, come in altre arterie della città, esistono da tempo. Unitamente alle strisce gialle che ti portano incautamente a viaggiare a ridosso del centro della carreggiata. Li ha fatti installare la precedente amministrazione ma quella attuale, evidentemente, ne condivide la valenza se finora non è intervenuta. Valenza che purtroppo, è pari a zero, se, come spesso capita, sono diversi gli automobilisti e i motociclisti a pagarne le conseguenze. L’episodio accaduto ieri sera poco prima delle 20 è solo l’ultimo di una lunga serie. La donna che in sella ad uno scooter percorreva il tratto comunale della strada Panoramica aveva già superato le tante insidie che caratterizzano la parte iniziale dell’arteria ma una volta giunta all’altezza del complesso Eden Park, l’ennesimo dosso l’ha fatta sbalzare di sella finendo sull’asfalto dopo aver violentemente picchiato con un’auto parcheggiata. In mattinata i medici del Papardo hanno sciolto la prognosi che inizialmente si erano riservata. Frattura extra labirintica dell’orecchio e traumi contusivi  in varie parti del corpo. Fortunatamente fuori pericolo, guarirà in un mese.  Troppo, però, per un incidente causato da un problema che da anni non si riesce a risolvere, o meglio, che nessuno ha il coraggio di risolvere. Il coraggio di eliminare delle piante che a giudizio di esperti non dovevano essere messe a dimora ai margini di un’arteria come la circonvallazione. Perché ciò che   sulla panoramica ha causato l’incidente di ieri e quello che alcuni anni fa costò la vita ad una ragazza, si manifesta, ed in maniera anche più evidente, in diversi altri punti. Che il rimedio non sia la scarifica e il rifacimento del manto stradale, lo si è potuto appurare quando la precedente amministrazione provò a far eseguire un intervento del genere nei pressi dell’istituto S. Ignazio e dove, a distanza di un paio di anni, la situazione è come, se non peggio di prima. Ecco perché è solo una questione di coraggio. Per un amministratore, anche quello di rendersi impopolare tra gli amanti del verde, come lo siamo un po’ tutti. Tenendo conto però che nulla è più importante rispetto ad una vita umana.

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