La protesta sembrava evitata grazie alla disponibilità del sindaco Accorinti che si era recato al mercato Zaera per ascoltare le richieste dei commercianti e tranquillizzarli. Ma la calma è durata ben poco. Lavorare in quelle condizioni di disagio è diventato impossibile e dell’ inizio degli interventi di manutenzione e ammodernamento dell’area e dei box, nonostante le rassicurazioni dell’amministrazione, neanche l’ombra. Questa volta, i 45 ambulanti a posto fisso, si sono rivolti al presidente del consiglio comunale Emilia Barrile, la quale ha già sollecitato la convocazione straordinaria, alla loro presenza, della III commissione, presieduta da Nora Scuderi, per giovedì pomeriggio intorno alle 16. Fra le perplessità dei lavoratori anche la scelta del luogo del trasferimento temporaneo ( se troppo lontano mette a rischio il rapporto con la clientela fissa ) e la massiccia presenza di venditori abusivi (molti provenienti da Catania) lungo tutto il viale Europa. Su quest’ultimo argomento il presidente Barrile si è già informata con la polizia municipale, apprendendo che la squadra annona è stata ridotta da sette a cinque elementi, troppo pochi per poter effettuare i diversi servizi a cui è deputata. Ma Palazzo Zanca non può ancora rispondere perchè attende la formalizzazione della rescissione del contratto con la Fondachello immobiliare, che avrebbe dovuto realizzare (con i fondi della legge Tognoli) il parcheggio multipiano. Solo dopo si potranno avviare i cantieri per il progetto alternativo di riqualificazione dell’area mercatale con i circa 230milaeuro già in cassa, sui 350 mila necessari. Allo studio l’ipotesi di mantenere una parte dei box interni, realizzando ex novo soltanto quelli sterni. Ma l’assessore Patrizia Panarello sta organizzando il riordino di tutto il comparto, compresi i classici mercatini dell’abbigliamento, pensando di realizzarne almeno un altro nella zona nord della città. Sul fronte del biologico, accolta con entusiasmo la proposta di Coldiretti, Cia e Legambiente di implementare l’esistente, visto l’aumento della richiesta. A Cristo Re, piazza Lo Sardo e Casa Pia, potrebbero aumentare non soltanto i giorni della vendita, ma anche il numero degli operatori
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