Con l’arrivo della stagione delle piogge si ripropone puntualmente l’allarme torrenti. La settimana scorsa si erano paventati problemi nel torrente Papardo e già al primo acquazzone settembrino si sono verificati danni e diverse famiglie sono rimaste isolate.Una situazione altrettanto difficile esiste da anni a Bordonaro. L’alveo del torrente costeggia il villaggio in direzione monte-mare ed in parte la Via Ernesto Cianciolo, uno stretto “budello” che può essere percorso dalle auto solo a senso unico alternato. Il consigliere comunale Claudio Cardile e della terza circoscrizione Antonino Sciutteri ed Antonino Trino hanno scritto all’assessore regionale ai Lavori pubblici Bartolotta ed al sindaco Accorinti per segnalare la situazione di pericolo. Due popolose frazioni di Bordonaro, Contrada Germania e Contrada San Nicola, si trovano al di là del torrente, dalla parte opposta della Via Comunale alla quale sono collegate solo attraverso due passerelle non carrabili, finite in passato nel mirino del Genio civile perché non ritenute del tutto agibili. Le passerelle da anni, sono persino prive di protezioni laterali, spazzate via da una delle tante piene del torrente. E non è neanche il caso peggiore visto che in Contrada Immacolata, non esiste nemmeno la passerella pedonale. Al di là della necessità di interventi di bonifica nell’alveo del torrente i consiglieri Cardile, Sciutteri e Trino chiedono la realizzazione di una strada alternativa alla Via Ernesto Cianciolo, unica arteria d’accesso al villaggio. Un’opera attesa ormai da più di dieci anni che risolverebbe i problemi di protezione civile per gli abitanti di bordonaro che in caso di calamità avrebbero uno sbocco alternativo. In attesa di quella che appare al momento come una chimera i consiglieri auspicherebbero almeno la sostituzione delle passerelle già presenti nell’alveo del torrente con sovrappassi carrabile, come avvenuto a San Filippo Superiore. Cardile, Sciutteri e Trino hanno chiesto un sopralluogo urgente all’assessore Bartolotta ed al sindaco Accorinti per rendersi conto di persona della situazione e poter pianificare l’iter per la messa in sicurezza del torrente Bordonaro.
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