S’incontreranno oggi, il sindaco Renato Accorinti e il comandante della polizia municipale Calogero Ferlisi, per fare il punto sull’emergenza Tir a distanza di qualche giorno dal vertice svoltosi a Palazzo Zanca e per valutare i primi effetti dei controlli disposti negli ultimi quattro giorni sui mezzi pesanti che, anziché dirigersi verso Tremestieri, continuano a imboccare il percorso verso gli imbarcaderi privati della Rada San Francesco. I vigili urbani sono riusciti a intercettare centinaia di camion senza autorizzazione, all’uscita dello svincolo Boccetta e di Messina Centro, ma molti autotrasportatori hanno aggirato le misure repressive, scendendo da viale Gazzi e immettendosi sull’intasatissima via La Farina. Questo è il nodo da sciogliere nell’immediato: far rispettare l’obbligo di uscita a Tremestieri per tutti i mezzi pesanti, senza alcuna deroga, allestendo subito un’adeguata area di stoccaggio per gli eventuali tempi di attesa nel caso in cui si riempisse la “chiocciola” per effetto dell’impossibilità di fruire di tutte e due le invasature degli approdi a sud (limitazione che dovrebbe durare fino alla fine dell’anno). Gli operatori del settore sono in fibrillazione. Dopo la minaccia di proteste eclatanti, il rappresentante dell’Aias, il catanese Richichi, alla Rtp, ha chiarito la posizione dell’Associazione degli autotrasportatori: «Non siamo contro né Messina né i messinesi, siamo tutti nella stessa barca, ma ci devono mettere nelle condizioni di poter lavorare».