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Attraversamento, pronte
le grandi manovre

Non vuole arrivare impreparato all’incontro con gli autotrasportatorii. Sa che da questa partita, quella della lotta all’invasione dei tir , può dipendere  addiritttura il giudizio sulla sua stessa amministrazione. Diventare il sindaco che ha allontanato i tir dalla città rischia di essere più importante anche di divenire quello che ha evitato il  dissesto.

Oggi riunione informale con il comandante della Polizia Municipale per preparare ulteriori contromisure all'emergenza che è divenuta strategia. Come il gatto con il topo, Palazzo Zanca aumenta i controlli su Viale Europa e Boccetta ed allora gli autotrasportatori si rifugiano sul Gazzi dove ci sono solo 5 ore di interdizione.

Questi non sono i metodi giusti per avvicinarsi a quel confronto richiesto, a suon di minacce dalle associazioni di categoria , fra autotrasportatori e Palazzo Zanca.

Allora il livello di attenzione e difesa della città è destinato a salire ulteriormente. Le ipotesi sul tavolo degli amministratori passano passano tutte dalla linea guida che la regola resta che i mezzi oltre le tre tonnellate e mezzo vanno ad imbarcarsi a Tremestieri. La rada S.Francesco deve restare una eccezione.

Allora le soluzioni praticabili sono solo due. O si estende l’interdizione permanente al traffico anche sul Viale Gazzi, di fatto, spingendo i tir verso le due uscite autostradali più a Sud, oppure si limita il transito sul Viale della Libertà.

In pratica o si obbliga all’uscita a Tremestieri, o si inibisce il raggiungimento della Rada S.Francesco con una Ztl magari oraria.

Sin qui il problema dell’attraversamento dello Stretto. Poi c’è la questione Autostrade del mare. Ieri il presidente di Aias Giuseppe Richichi ha detto "come mai possiamo liberare Messina dai mezzi persanti se la Cartour parte alle nel primissimo pomeriggio?".

Come dargli torto. In attesa del completamento del porto, quello vero, con terza e quarta invasatura che ospiteranno i mezzi diretti a Salerno, serve una soluzione tampone. Accorinti si presenta deciso e determinato. “Chiederemo che siano spostati gli orari di imbarco e sbarco. Non è normale che in concomitanza con l’entrata e l’uscita dei nostri figli da scuola vi sia un serpente d’acciaio che si muove sfiorando auto posteggiate e pedoni che attraversano la strada. Dobbiamo abbassare il rischio al minimo. Che passino di notte –dice- e che la città ci stia accanto in questa battaglia salvavite”.     

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