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Nibali lotta
ma Horner è
implacabile

Ci ha provato Vincenzo Nibali, con coraggio ed orgoglio. Fino alla fine 'lo Squalo' ha tentato in ogni modo di staccare Chris Horner, su e giù per il toboga dei 142,2 chilometri della 20/a e penultima tappa della Vuelta di Spagna. Voleva riprendersi quella maglia rossa di leader che aveva vestito per 13 giorni. Ma lo statunitense ha risposto ad ogni assalto, come se le 41 primavere che gli pesano sulle spalle fossero solo un errore anagrafico. Al traguardo, in cima all'Alto de l'Angliru (con pendenze fino al 23,5%) è passato per primo Kenny Elissonde (FDJ.fr). Horner (Radioshack) è giunto secondo (a 26'' dal francese), portando a 37 i secondi di vantaggio sul messinese. Al termine della tappa di venerdì, quella che lo ha riportato in vetta alla classifica, erano appena tre. Di fatto, salvo sorprese, nell'arrivo di domani a Madrid potrà fregiarsi della vittoria alla Vuelta 2013, ad un'età che non ha precedenti in una grande corsa a tappe. Sul podio della frazione è salito anche lo spagnolo Alejandro Valverde (Movistar), staccato di 54'', stesso tempo di Nibali (Astana), quarto. Nella generale Valverde è terzo a 1'36. Sesto Domenico Pozzovivo (+8'00). ''Solo io so quanta sofferenza mi è costata quello che ho fatto, è qualcosa che conserverò per tutta la vita - ha detto Horner alla televisione spagnola - E' un momento incredibile, leggendario. Forse non si vedrà mai più un altro della mia età vincere un Grande Tour''. ''Ho cercato di attaccare tutte le volte che si è presentata l'occasione'' ha risposto Nibali. ''Sono comunque contento della Vuelta che ho fatto. E' innegabile che Horner si è dimostrato davvero forte. Con la squadra avevamo studiato una tattica per oggi, ma non è stato possibile metterla in atto. Eravamo controllatissimi''. Elissonde, 22 anni, è stato l'unico di un gruppetto di fuggitivi a tenergli testa fino all'arrivo, sul colle spagnolo. Un'icona del ciclismo, come l'Alpe d'Huez al Tour o lo Zoncolan al Giro. Nibali si è guadagnato l'onore delle armi non arrendendosi mai, anzi attaccando più e più volte negli ultimi 10 chilometri. Ma Horner, il più forte lungo le montagne di questa Vuelta, ha sempre risposto rimanendo nel gruppetto di testa, senza farsi prendere dal panico. Poi, quando ha deciso di accelerare, ha staccato il vincitore del Giro 2013. Domenica la 21/a ed ultima tappa (109 km), tradizionalmente dedicata ai velocisti, porterà i corridori fino a Madrid, lungo il Paseo de la Castellana, per la passerella finale di Chris Horner. (ANSA)

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