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Il sesto Quartiere
reclama i bus

Uno schiaffo lo ricevono ogni mattina mentre aspettano il bus, l’altro è arrivato oggi per l’assenza dell’Atm al confronto.

Gli abitanti del sesto quartiere vedono calpestati loro diritti alla mobilità, ma anche allo studio se si vedono costretti ad elemosinare un mezzo pubblico per arrivare in centro per lavorare, per sbrigare faccende o per frequentare le scuole superiori.   Il sesto è il quartiere più vasto della città e da Ponte Gallo arriva sino a Contemplazione con 21 villaggi per lo più collinari. Gli autobus a disposizione in tutta la città sono ogni giorno una ventina e per questa porzione così vasta di territorio ne sono rimasti 4 o 5.

Dimezzata la vecchia circolare che partiva da S.Michele e Faro Superiore in senso opposto. Da tempo – denunciano i consiglieri di circoscrizione riuniti nel salone delle Bandiere con la presidente del consiglio Barrile e quella della commissione decentramento Perrone - non si vedono bus atm a Curcuraci. Sulla riviera l’attesa per vedere passare un 79 può raggiungere anche l’ora. Ma c’è di più un abitante di Faro Superiore, per esempio per arrivare al centro deve pagare due biglietti all’atm. Uno per il bus sino al capolinea nord del tram e l’altro per prendere il cityway. Questo perche la tariffazione oraria è stata sostituita con quella a corsa. Oggi però il confronto con i vertici di Atm è saltato ancora una volta e naturalmente questo ha moltiplicato l’indignazione di tutti i consiglieri. 

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