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La Regione promette
aiuto per Messina

discarica mazzarrà

La Regione è pronta a tendere una mano a Messina. Il tempo però stringe. L'assessore ai servizi di pubblica utilità Nicolo Marino ed il commissario per l'emergenza rifiuti Marco Lupo, non vogliono abbandonare Messina nell'immondizia, ma Palazzo Zanca deve lasciarsi aiutare in una vera e propria volata.

La discarica d Mazzarrà di S.Andrea ai ritmi attuali di conferimento ad ottobre sarà satura. Questo lasciarebbe nei guai Messina ed altri 90 comuni della provincia tirrenica e del palermitano.

Per ridare vita al sito aperto nel 2002 da Tirrenoambiente serve completare l'impianto di bioselezione e biostabilizzazione che eviterà un conferimento indistinto ed una reale differenziazione dei rifiuti.

La struttura che ospiterà l'impianto è in via di costruzione e dieci milioni sono stati già investiti da Tirrenoambiente che però ora batte cassa perchè i crediti vantati sono di 70 milioni. Messina è l'unico comune, tramite Ato 3, che non ha ancora un pian di rientro dai 22 milioni.

Tirrenoambiente ha fatto tremare tutti paventando la chiusura per i rifiuti peloritani e dopo 'ennesimo incontro si è arrivati alla decisione di affidarsi alla Regione.

Oggi l'incontro che può risolvere l'emergenza. 

L'assessore Marino ha promesso di poter anticipare sei dei sette milioni di euro della prima trance del fondo di rotazione da diverse decine di milioni di euro previsto per Messina. Il mega prestito non è stato ancora assegnato perchè Messina non ha ancora un piano di riequilibrio definito , e non lo potrebbe avere sino a novembre.Troppo tardi per le sorti della discarica , ecco perchè è necessario anticipare i tempi. La Regione però vincola l'anticipo del fondo di rotazione ad una serie di impegni che Palazzo Zanca, e non solo, dovranno assolvere.

Il primo passo è l'approvazione della delibera che riconosce tutti i debiti fuori bilancio di ato 3. L'assessore Signorino ha promesso di presentare la delibera entro mercoledi al Consiglo Comunae che poi dovrebbe approvarlo in tempi stringati in un percorso concordato con la presidnete Emilia Barrile ed i capigruppo.

Sarà necessaria infine  una relazione della Prefettura all'assessorato regionale di Marino, che dovrà attestare la difficile gestione dei rifiuti a Messina e in provincia e quindi la necessità dell'anticipazione. A quel punto in 15 giorni la Regione dovrebbe concedere il prestito e cancellare l'emergenza rifiuti. 

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