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Università, decisi
i criteri per il
nuovo CdA

Dopo la presentazione delle domande per il nuovo CdA, tocca alla Commissione – che si occupa nel nuovo Consiglio di Amministrazione – vagliare i curricula di interni (docenti ordinari, associati, ricercatori e personale tecnico-amministrativo) e professionisti esterni. Al termine di questa fase la commissione proporrà una rosa di quindici nomi di interni e sei di esterni. A quel punto il Senato accademico sceglierà tra questi i cinque rappresentanti di docenti e personale, mentre al rettore spetterà la nomina delle due figure esterne che andranno a comporre il nuovo Consiglio di Amministrazione.

I criteri: 1) a parità di capacità gestionali all’interno dell’istituzione universitaria, si privilegeranno le esperienze di alto livello, con particolare riguardo alla qualificazione scientifica e culturale; 2) l’esperienza professionale di alto livello, con particolare riguardo alla qualificazione scientifica e culturale, verrà valutata sulla base di due indicatori: a) i parametri Anvur per l’accesso alle commissioni giudicatrici o per il conseguimento delle abilitazioni nazionali; b) l’attività di consulenza e/o supporto professionale ad enti ed istituzioni pubbliche o private che per ordine di grandezza, valenza economica e sociale delle attività svolte e complessità della struttura organizzativa siano comparabili alle istituzioni universitarie; 3) la comprovata esperienza gestionale dovrà essere: esperienza gestionale pluriennale; esperienza gestionale effettuata alla guida di Atenei, ex Facoltà, Dipartimenti, Centri Autonomi di Spesa ; esperienza gestionale svolta con responsabilità amministrative apicali a supporto di Dipartimenti e/o Centri Autonomi di Spesa o attraverso la partecipazione negli organi di governo di Ateneo (Senato Accademico e Consiglio di Amministrazione); esperienza gestionale con funzioni pari o superiori al ruolo di Capo Settore; esperienza gestionale in enti ed istituzioni pubbliche o private che per ordine di grandezza, valenza economica e sociale delle attività svolte e complessità della struttura organizzativa siano comparabili alle istituzioni universitarie.

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