In attesa della convocazione da Palermo dell’annunciato incontro con il presidente della Regione Rosario Crocetta sulla questione riguardante la discarica di Mazzarrà e le problematiche sulla gestione dell’igiene ambientale nella terza città siciliana, si studiano le soluzioni che potrebbero risolvere il problema alla radice. Cancellando la necessità stessa del ricorso al conferimento in discarica –per di più fuori città –con il suo insopportabile corollario di danno economico, di dipendenza operativa e soprattutto di totale fallimento sotto il profilo ambientale. La ricognizione condotta dall’assessore all’Ambiente Daniele Ialacqua ha portato a delineare un piano operativo fondato sulla raccolta differenziata e sul servizio porta a porta, ma anche sull’attivazione di una struttura che, forse, può rappresentare l’uovo di Colombo. Si tratta del discusso impianto di biostabilizzazione che dovrebbe sorgere sulle colline di Pace, poco lontano dal disattivato inceneritore (a proposito: cosa farà la nuova amministrazione dell’ecomostro?), dalla piattaforma di smistamento dei materiali da avviare al riciclo e dal costruendo impianto Ato per la frazione secca.
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