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Addio al prof
che amava stare
coi ragazzi

«Addio Prof! Rimarrà per sempre nel mio cuore, non la dimenticherò mai!», scrive Niko su Facebook. Addio prof! Le voglio bene!», aggiunge Ivana. Il profilo di Vincenzo Trevito creato sul social network contiene tanti messaggi di affetto. Soprattutto gli alunni di “Dino”, come lo chiamavano gli amici, hanno affidato a quello che è lo strumento comunicativo preferito dai giovani le sensazioni successive allo schianto fatale in autostrada. “Dino” era uno di loro. Aveva 38 anni, si sentiva un ragazzo e con i suoi allievi trascorreva gran parte della giornata. Era anche un maestro di vita, perché al Liceo scientifico di Santa Teresa di Riva non si limitava solamente ad insegnare la sua disciplina: Storia e filosofia. Lo dimostrano alcune fotografie che lo immortalano a fianco degli studenti, nell’Istituto del centro ionico così come in gita. Eppure, lunedì pomeriggio, è stato lo sfortunato protagonista di un viaggio senza ritorno. Non raggiungerà mai più Santa Teresa. Tra qualche settimana, “Dino” non prenderà più possesso della sua cattedra. Dopo il suono della campanella la sua sedia ospiterà solamente un mazzo di fiori.

Grande commozione, ieri a Messina e a Santa Teresa di Riva per la morte di Vincenzo Trevito, professore di Storia e Filosofia al Liceo scientifico “Caminiti” del centro ionico, vittima dell’impatto sull’A18   avvenuto lunedì pomeriggio tra il suo scooter e un’Audi. Molti alunni hanno inviato messaggi sul profilo Facebook di “Dino”, come veniva chiamato affettuosamente. Viavai di parenti, amici e colleghi all’obitorio del Policlinico di Messina, dove si trova la salma. Tra i presenti la segretaria provinciale della Flc Cgil Graziamaria Pistorino, sindacato del quale faceva parte il docente. «È una perdita gravissima per la nostra scuola», ha commentato amaramente il preside del Liceo “Caminiti”, Francesco Muscolino.

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