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Sequestro di beni
a imprenditore

La vendita mancata di una villa a Faro Superiore che provoca secondo l’accusa, attraverso una serie di clausole risarcitorie, una distrazione di beni dal patrimonio della “Grasso Filippo & figlio srl”, ovvero la notissima azienda che per decenni ha rappresentato il punto di riferimento in città per quel che riguardava i profumi e molto altro nel campo della moda e degli accessori. Tutto questo quando si era “quasi”in regime di concordato preventivo, dichiarato ufficialmente dal tribunale il 9 maggio del 2012. È questa la vicenda su cui poggia il sequestro preventivo di beni per complessivi 320.000 euro, disposto dal gip Salvatore Mastroeni su richiesta del sostituto procuratore Fabrizio Monaco, nell’ambito di un’inchiesta che vede attualmente indagato per bancarotta fraudolenta in concorso l’imprenditore Filippo Denaro. A suo carico il gip ha infatti disposto il “blocco” dei saldi attivi fino alla concorrenza della somma, e in caso non si raggiungesse il valore anche in parte della villa. È un’indagine della Guardia di finanza che ha spulciato le carte dopo una segnalazione della sezione fallimentare del tribunale che sta gestendo il concordato preventivo.  

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