Messina

Martedì 26 Novembre 2024

Scongiurata la chiusura
della discarica

Scattata la mezzanotte, il primo autocompattatore di MessinAmbiente arrivato alla discarica di Mazzarrà Sant’Andrea era stato bloccato prima di varcare l’ingresso. TirrenoAmbiente, la società che gestisce il sito di contrada Zuppà, era stata categorica: vantiamo crediti per 70 milioni di euro, non possiamo più andare avanti, la discarica chiude definitivamente. Ore frenetiche di colloqui e trattative. In mattinata un confronto tra il prefetto, l’amministrazione comunale e il commissario di MessinAmbiente, poi nel pomeriggio il vertice decisivo a Palazzo del Governo. E alla fine la linea dettata dal prefetto Stefano Trotta ha prevalso: senso di responsabilità, prima di ogni altra cosa. E così è stato. La discarica non chiude più, TirrenoAmbiente avrà una piccola parte dei soldi dovuti ma soprattutto potrà contare sulle risorse che arriveranno dal Fondo di rotazione regionale e sull’impegno assunto concretamente dalla giunta comunale con la delibera contenente, assieme al riconoscimento del debito fuori bilancio, il piano di rientro dalle situazioni debitorie del passato che ammontano a oltre 26 milioni di euro. Senso di responsabilità, dunque. «Non avremmo mai voluto mettere in ginocchio la città di Messina proprio nella settimana della Vara», hanno dichiarato il presidente e l’amministratore delegato di TirrenoAmbiente, Antonio Crisafulli e Pino Innocenti, «ma siamo stati costretti ad annunciare la sospensione delle attività perché i costi di gestione sono diventati francamente insostenibili».

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