Messina

Sabato 27 Aprile 2024

Orsa conferma
stato di agitazione

protesta nave messina

Continua il braccio di ferro fra l’Orsa navigazione ed RFI. Il sindacato continua a lanciare accuse e a denunciare lo stato di abbandono dell’impianto di Messina preda di una gestione dilettantistica che metterebbe a rischio persino la continuità territoriale. L’Orsa pertanto oggi ha confermato lo stato di agitazione di tutto il personale e  attiva la seconda fase delle procedure di raffreddamento avviate nel giugno scorso.Il sindacato lancia l’affondo ad RFI enumerando una lunga serie di carenze. Si parte dalla nave MESSINA, inaugurata in pompa magna. In realtà, denuncia oggi Orsa navigazione, la Messina effettua ancora servizio parziale con soli  due equipaggi al posto dei cinque che dovrebbero garantire il servizio, nonostante gli esuberi di personale dichiarati dall’azienda.  La Nave VILLA giace parcheggiata nel dimenticatoio dei lavori e sembra destinata alla dismissione così come già accaduto con la  SIBARI e la ROSALIA. La Nave  LOGUDORO è ferma da settimane per problemi tecnici risolvibili in pochi giorni, la SCILLApresenta problematiche non risolte nei recenti lavori e la gran parte del servizio è coperto conl’ultraquarantenne IGINIA che continua a navigare in condizioni precarie ai confini della sicurezza. E’ questo il quadro drammatico della navigazione nello Stretto dipinto da Orsa. Per il sindacato si tratta del  momento più basso della storia delle Navi traghetto ferroviarie dello Stretto. Il sindacato accusa la dirigenza di contro di iperattività aziendale in tema di azioni autoritarie nei confronti dei lavoratori, culminata con i LICENZIAMENTI per motivi disciplinari che non hanno riscontro in passate gestioni. Insomma un braccio di ferro  che non sembra trovare sbocchi immediati e che ha portato allo stato di agitazione dei lavoratori  sempre più scontenti e preoccupati per il loro futuro occupazionale.

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