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Dissesto Messina,
maxiemendamento
nel decreto Fare

Palazzo Zanca

L'emendamento proposto dall'Amministrazione Accorinti al Governo nazionale, che consente alle città con amministrazioni di nuovo insediamento di rivedere il piano di riequilibrio finanziario entro 60 giorni dalla presentazione della relazione di inizio mandato, è stato incluso nel maxiemendamento presentato la scorsa notte dal Governo Nazionale alla Commissione Congiunta Bilancio e Affari Costituzionali del Senato.   Palazzo Zanca, quindi, avrà tempo sino al 25 novembre per completare l'analisi della massa debitoria e rideterminare il piano di riequilibrio finanziario e le entrate. “Si tratta – sostiene il vicesindaco, Guido Signorino, assessore al bilancio e allo sviluppo economico, - di un tempo ragionevole, che stiamo utilizzando nella maniera più opportuna. Intanto domani  la dott.ssa Rasi dell'Anci   sarà a Messina per proseguire l'esame dei documenti e dei titoli di debito nella Ragioneria Generale. Stiamo lavorando, continua Signorino, anche sulla concessione per la distribuzione delle utenze del gas. Concluso inoltre, l'esame dei debiti nei confronti dell'ATO 3, per il quale riceveremo un'anticipazione da parte della Regione Siciliana, in questa fase stiamo esaminando la situazione dell'ATM e per questo motivo attualmente siamo negli uffici della Regione a Palermo, insieme al sindaco Accorinti e all'assessore Cacciola, per incontrare il presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta e l'assessore regionale, Antonino Bartolotta, per rafforzare quest'iniziativa e presentare i progetti per il risanamento per i quaranta milioni di pronta disponibilità, di cui lo stesso presidente Crocetta ha parlato a Messina.  

 

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