Messina

Martedì 30 Aprile 2024

Case popolari, quasi
duecento istanze false

Il dato choc lo ha fornito ieri mattina l’assessore ai Servizi sociali Nino Mantineo, che con la sua solita cordialità ha per l’ennesima volta accettato di fermarsi a parlare con le famiglie che occupano dalla settimana scorsa i corridoi di Palazzo Zanca. Nel fornire loro spiegazioni, senza con questo alimentare false speranze, Mantineo ha spiegato quale situazione si sono ritrovati gli uffici nell’esaminare l’intricato mondo dell’emergenza abitativa. «Su duecento istanze presentate per accedere alla graduatoria di assegnazione degli alloggi popolari –ha detto Mantineo – per il 95 per cento sono risultate, dopo un’attenta verifica, sostanzialmente false». Già, false. In altri termini, chi ha fatto richiesta ha dichiarato cose inesistenti, ha dichiarato il falso per acquisire un punteggio maggiore ed avere così qualche chance in più di conquistare posizioni di favore in graduatoria. Errori? Furberie suggerite dall’immancabile sottobosco che da anni regna attorno alle famiglie in cerca di case popolari? Sta di fatto che l’Amministrazione, teoricamente, dovrebbe d’ufficio presentare denuncia contro chi ha tentato, di fatto, di ingannare il Comune con dichiarazioni mendaci. L’alter - nativa sarebbe annullare l’intero bando per l’emergenza abitativa e ripartire da zero, penalizzando però quei pochi, pochissimi (sarebbero solo quattro) che hanno presentato le domande in piena regola. Ulteriore particolare che particolare non è: le duecento istanze esaminate sono solo le prime. Ce ne sono altre decine, tra le quali proprio quelle delle tra famiglie che in questi giorni “abitano” a tra il salone delle Bandiere e l’aula consiliare di Palazzo Zanca.

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