Il Tribunale del riesame di Messina ha confermato gli arresti domiciliari e il sequestro beni per due delle persone indagate dalla Procura sui corsi di formazione professionale della Regione, finanziati anche con fondi dello Stato e dell’Ue, nell’ambito dell’inchiesta “Corsi d’oro”. I provvedimenti restrittivi confermati sono quelli per Concetta Cannavò e Nicola Bartolone, rispettivamente presidente della Lumen e vicepresidente dell’Aram, due degli enti coinvolti. Il TdL, accogliendo la richiesta avanzata dal gruppo Criminalità economica della Procura di Messina, coordinato dal procuratore aggiunto Sebastiano Ardita, ha confermato il sequestro beni anche per Salvatore Natoli. La posizione degli altri indagati, comprese le mogli dell’on. Genovese, Chiara Schirò, e dell’ex sindaco Buzzanca, Daniela D’Urso, saranno al vaglio del Riesame martedì 6.