Si inasprisce la lotta dei lavoratori precari del Cas che da tempo ormai, alcuni da 25 anni, chiedono la stabilizzazione per avere diritto ad una vita normale. Dopo 15 giorni di assemblea permanente da tre giorni hanno occupato il tetto della sede del Consorzio al villaggio Scoppo e non hanno intenzione di scendere. “Resteremo qui anche sabato e domenica –ha detto Mario Giuffrè del Comitato precari – e continueremo ad oltranza finchè non riceveremo risposte dal presidente Crocetta”. Il nodo della questione è proprio questo. I circa 60 precari, che da due anni non vengono utilizzati dai Consorzio, vivono ormai vicino alla soglia dell’indigenza. Il CAS preferisce ricorrere al lavoro straordinario dei dipendenti o a volte lasciando i caselli senza esattori pur di non ricorrere ai precari. Tutto ciò nonostante a maggio alla Commissione lavoro dell’Ars era stato predisposto il regolamento che, mediante contratti di somministrazione, prevedeva la possibilità di assumere i precari. Nonostante l’approvazione da parte dell’Ars e l’invio al Consorzio è tutto ancora fermo. A questo punto solo il presidente della Regione Crocetta può sbloccare la situazione intervenendo presso il CAS. Per questa ragione i lavoratori hanno invitato per lunedì mattina sul tetto del Consorzio la deputazione messinese Chiederanno agli onorevoli d’intervenire presso il governatore per sollecitare un intervento sui vertici del Cas. Fino ad allora non lasceranno il presidio, nonostante il caldo, nonostante la stanchezza. E ieri una di loro ha accusato un malore ed è stato necessario l’intervento del 118. Ma neanche questo scoraggia i precari. Per ora a casa non si torna.
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