Un’organizzazione che aveva la leadership nella spaccio di droga nell’intera fascia jonica della provincia di Messina. Ma anche spacciatori del capoluogo che si rifornivano di sostanza stupefacente in Calabria e nel catanese. C’è tutto questo nell’operazione “Jonica”, il blitz scattato il 20 aprile scorso che ha consentito ai Carabinieri di arrestare 12 persone accusate a vario titolo, di associazione finalizzata allo spaccio, e di spaccio di sostanze stupefacenti. Ora i sostituti della DDA Giuseppe Verzera e Maria Pellegrino hanno chiuso le indagini inviando i relativi avvisi a 25 indagati. Il provvedimento ha raggiunto i promotori dell’associazione Roberto La Spina, 28 anni di Fiumefreddo, nel calciatore dilettante Marco Antonio Prestipino, 28 anni di Furci Siculo, Danilo Proteggente 26 anni di Furci Siculo, Giovanni Cannistrà, 32 anni di Fiumedinisi e Adriano Gotti, 26 anni di S.Teresa di Riva. Il provvedimento ha raggiunto anche i messinesi Giovanni Schepis, falegname di 47 anni, Domenico Batessa, 36 anni e Francesco Campagna di 28 che svolgevano le mansioni di corrieri e che si avvalevano della collaborazione di Pietro Ruffo, 45 anni di Bovalino. Le indagini scattarono nel luglio 2007 dopo l’arresto di un pusher nella zona ionica che aveva ceduto delle dosi a due tossicodipendenti. L’organizzazione acquistava marijuana, hashish, eroina e cocaina nel Catanese che poi veniva ceduta ai clienti direttamente o attraverso una fitta rete di pusher. I Carabinieri individuarono altri spacciatori che agivano a Messina e si rifornivano di droga nella Locride, tra i Comuni di Bovalino e San Luca, ma anche in alcuni quartieri della città.
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