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Un Osservatorio universitario
per il "fenomeno" Accorinti

Renato Accorinti

 

Che fenomeno questo Renato Accorinti. Se no sono accorti tutti. I cittadini, la stampa anche estera, gli avversari ed ora anche gli scienziati. 
Una ventina di professori e ricercatori della sezione di sociologia e politologia del dipartimento di scienze Umane e Sociali dell’Università, hanno deciso di analizzare l’evento Accorinti. Sociologi, antropologi e politologi sviscereranno il movimento che ha portato il pacifista a palazzo Zanca ed una città a divenire improvvisamente partecipe.
Sarà avviato un inedito Osservatorio sulla Democrazia Partecipativa che prima si preoccuperà di capire cosa sia successo in quei quindici giorni fra il primo turno ed il ballottaggio quando Accorinti ha raddoppiato i consensi approfittando della miscela esplosiva fra la sua popolarità e ala crisi partitica.  Un altro gruppo di lavoro si concentrerà sull’immaginario cioè su come  i simboli scelti in campagna elettorale possano aver colpito i messinesi.
E poi la parte più delicata quella che riguarda il monitoraggio dell’attività dell’amministrazione in base a due indicatori. Quello della corrispondenza con il programma presentato e quello della percezione dei cittadini sull’attività di Accorinti e dei suoi assessori. Per questo saranno attivati, attraverso frequenti interviste, delle sentinelle, dei testimoni nei sei quartieri cittadini che consentiranno un ‘analisi la più puntuale possibile sul grado di soddisfazione dei messinesi.

Che fenomeno questo Renato Accorinti. Se ne sono accorti tutti. I cittadini, la stampa anche estera, gli avversari ed ora anche gli scienziati. Una ventina di professori e ricercatori della sezione di sociologia e politologia del dipartimento di Scienze Umane e Sociali dell’Università, hanno deciso di analizzare l’evento e l'effetto Accorinti. Sociologi, antropologi e politologi sviscereranno il movimento che ha portato il pacifista a palazzo Zanca ed una città a divenire improvvisamente partecipe.Sarà avviato un inedito Osservatorio sulla Democrazia Partecipativa che prima si preoccuperà di capire cosa sia successo in quei quindici giorni fra il primo turno ed il ballottaggio quando Accorinti ha raddoppiato i consensi approfittando della miscela esplosiva fra la sua popolarità e ala crisi partitica.  Un altro gruppo di lavoro si concentrerà sull’immaginario cioè su come  i simboli scelti in campagna elettorale possano aver colpito i messinesi.E poi la parte più delicata quella che riguarda il monitoraggio dell’attività dell’amministrazione in base a due indicatori. Quello della corrispondenza con il programma presentato e quello della percezione dei cittadini sull’attività di Accorinti e dei suoi assessori. Per questo saranno attivati, attraverso frequenti interviste, delle sentinelle, dei testimoni nei sei quartieri cittadini che consentiranno un ‘analisi la più puntuale possibile sul grado di soddisfazione dei messinesi.

 

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