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Un posto di blocco
sul viale Italia
la miccia che ha
innescato le indagini

Da questo episodio trae origine una complessa indagine, dalla quale emergono un vasto giro di spaccio e fenomeni estorsivi. Il soggetto si trova a bordo di una Fiat 500 presa a noleggio poco prima da un’altra persona nota alle forze dell’ordine: ciò spinge gli investigatori a sospettare che La Torre possa avere a che fare con il traffico di stupefacenti. Le ipotesi diventano certezze dopo l’a c q u isizione dei suoi tabulati telefonici. In particolare, si scopre che è stata organizzata una strategia: trasportare la droga su autovetture noleggiate, in modo da eludere i controlli. Ma una mossa azzardata manda in aria il piano. La Fiat 500 percorre il viale Italia, alla vista dei carabinieri, il conducente accelera e con un manovra repentina supera le auto incolonnate. Imposto l’alt, prima rallentato, poi si ferma. Sotto un tappetino dell’u t i l i t aria viene trovata la droga. «La Torre, nonostante gli arresti domiciliari – scrive il gip Maria Teresa Arena nell’o r d i n a nza – in spregio alle prescrizioni imposte continuava a mantenere frenetici contatti con terze persone pe ragioni afferenti il traffico illecito di stupefacenti ». Si trattava di pregiudicati di Gravitelli, alcuni dei quali finiti in manette nell’ambito dell’operazione “Losers”.

I dettagli, nell'articolo di Riccardo D'Andrea, li trovate sul nostro giornale

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