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I giovani per
la rifondazione PD

francesco quero

Ripartenza, rifondazione: le parole chiave dei giovani del pd, che poi tanto giovani della politica non lo sono più. Non è infatti una ribellione generazionale, ma un tentativo di rimettere insieme brandelli di partito, riprendendo le comunicazioni fra la base e i vertici, quei vertici che in realtà non esistono più e che andranno individuati nel prossimo congresso d’autunno. E’ ancora analisi della sconfitta elettorale, il momento dell’autocritica, ma anche del confronto, della progettazione e della sintesi. Il mezzo viene offerto da un’assemblea pubblica, al Lucky Beach, a Contemplazione,  venerdì alle 18.30,  tutti potranno esprimersi, offrire suggerimenti, avanzare critiche, anche chi finora non l’ha mai fatto, non ha partecipato attivamente alla vita del partito. “ Non possiamo accettare che il nostro sia il pd dell’espulsione- sottolinea amareggiato Francesco Palano Quero- ma dell’inclusione. Abbiamo pagato lo scotto –afferma- di una fusione a freddo, fra le anime della Margherita e quelle dei Ds, che mai si sono sentite affini come avrebbero dovuto”. “E’ obbligatorio ripartire da zero – commenta il vicesegretario  cittadino Armando Hyerace, il quale invita a parlare anche di regole in vista del congresso.” “Nei suoi primi cinque anni è stato il partito degli eletti, ora bisogna dargli una struttura e  degli organi dirigenti nuovi”- prosegue Piero David. Di nuovo modo di interpretare la politica parla Giuseppe Siracusano, che chiede l’ apertura al confronto. Il messaggio che rischia di passare è quello che si tenti di fare gruppo fra i delusi.

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