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15 arresti per spaccio
a Gravitelli

Tutto è cominciato con un semaforo rosso saltato. Marco La Torre, nel giugno del 2009,  con una cinquecento a noleggio supera tutta la coda di auto e si infila nei guai. Una pattuglia dei carabinieri lo nota, lo blocca  e lo trova con un etto di hashish. Da quel momento scattano le indagini dei militari che dopo qualche hanno hanno portato al blitz di stamattina. L’operazione Losers, - il gruppo si definiva i perdenti - è scattata alle 4, ed ha portato all’esecuzione di un’ordinanza di misura cautelare per 15 persone. Sono  indagati a vario titolo per associazione finalizzata alle detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti ed estorsione. Il provvedimento è stato emesso dal Gip Maria teresa Arena  su richiesta del sostituto procuratore della direzione distrettuale Antimafia Maria Pellegrino. 70 i militari dell’arma, della compagnia Messina Centro  con gli uomini del nucleo investigativo, che sono stati coinvolti, compresi due binomi dell’unita cinofila di Nicolosi.11 delle 15 persone sono state raggiunte dalla misura cautelare in carcere, per 4 fra cui due donne sono scattati i domiciliari. Il drappello operava in due distinte associazioni che però avevano rapporti di interscambio. Condividevano i clienti ed a volte anche la sostanza stupefacente, in caso qualcuno fosse rimasto a secco. A capo delle due associazioni c’erano Marco La Torre 28 anni, nei giorni scorsi arrestato per estorsione dopo le minacce in un cantiere nel quale chiedevano lavoro, e Francesco Esposito, 39 anni. Promotori anche Daniele Nasso 26 anni , un vero e proprio luogotenente  di La Torre e Simona Costa convivente di Esposito. Con loro a vario titolo sono stati arrestati Salvatore Broccio, 29 anni, Filippo Pennestrì, 30 anni, Marcello Cirisano 26, Salvatore Pispicia 48 anni, il 54 enne Baldassarre Giunti, Nunzio Micali 24 anni, Ignazio Fusco di 40 anni, e Tindaro Fausto Nasso di 38. Ai domiciliari sono finiti Giuseppa Cucinotta di 24 anni, Salvatore Trimarchi 27 anni, Simona Costa 31 anni ed infine Carmelo Costa di 44 anni. Partendo dalla vicenda di Marco La Torre i carabinieri sono riusciti a dipanare la matassa di interazioni finalizzate allo spaccio e che faceva base a Gravitelli ed a Camaro S. Paolo. L’approviggionamento avveniva nel rione Mangialupi ed anche se il giro d’affari non fosse straordinario la caratura criminale era significativa. Riprova ne siano alcuni  casi di tentata estorsione. Quando qualcuno dei consumatori o dei pusher non pagava scattavano da parte delle due associazioni le controffensive che portavano alle minacce anche ai familiari dei debitori. Le cifre erano vicine ai mille euro, niente di che, forse segno che anche nel sottobosco criminale la crisi imperversa.  Il tentativo di estorsione più singolare, ma slegato alla vicenda della  droga, è quello che ha visto protagonista Ignazio Fusco che per avere lo stipendio dal proprio datore di lavoro gli cosparse l’auto di benzina lasciando l abottiglia con il liquido in bella mostra. Non pago reiterò le minacce subito dopo per ottenere, invano,  i benefici della cassa integrazione. 

 

 

 

 

 

 

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