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Amministrative Messina
presentati due ricorsi

Depositati al Tar di Catania due ricorsi sui risultati delle elezioni amministrative del 9 e 10 giugno.  Il primo è stato presentato da tre candidati al consiglio comunale per il centrosinistra  e non eletti. Se dovesse essere accolto al posto di Accorinti sarebbe Felice Calabrò a sedersi sulla poltrona di sindaco. Si tratta di Alessia Currò, candidata con i Progressisti Democratici, Giovanni Cocivera con il PD e Giovanna Venuti  della lista Felice per Messina. Tutti assistiti dall’avvocato Silvano Martella. Si tratta di un ricorso contro l’operato dell’Ufficio centrale che non ha acquisito i verbali di scrutinio come avrebbe invece dovuto fare secondo i ricorrenti.  Il secondo ricorso è stato presentato da Giovanni Carbone, candidato alla terza circoscrizione per i  Democratici Riformisti ed anche lui non eletto.  Il ricorso di Carbone è stato presentato contro la Commissione elettorale, il Comune di Messina, la Terza circoscrizione, il segretario generale e l’ufficio elettorale.  A questo punto sarà il  Presidente della I sezione del Tar che dovrà fissare  l’udienza di comparizione delle parti. E per Messina si preannunciano giorni caldissimi. Neanche il tempo di abituarsi al nuovo sindaco Renato Accorinti ed alla sua giunta che già si parla di possibile ribaltone. Come si ricorderà al primo turno Felice Calabrò non fu eletto per soli 59 voti ma subito garantì che non  avrebbe presentato ricorso per rispetto alle scelte dei cittadini e per non mettere nuovamente la città in mano ad un commissario.  Ma era stata fatta dal primo giorno una previsione che si è rivelata esatta. Fra quanti non sono stati eletti al consiglio comunale o di quartiere qualcuno potrebbe decidere di far saltare tutto senza tenere in alcun conto le scelte degli elettori. Col risultato che nel momento in cui la città sta tentando lentamente di rialzarsi ed uscire dal torpore in cui era caduta le piomba in testa una tegola pesantissima. Ci vorranno dei mesi prima che il TAr si pronunci definitivamente   e fino ad allora resteremo col dubbio di dover ricominciare tutto daccapo.

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