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Nervi a fior di pelle
nel Pd, Lupo reggente

Giuseppe Lupo è il nuovo reggente del Partito Democratico messinese. La decisione è stata presa al termine di un’assemblea infuocata, nel corso della quale si sono registrati diversi scontri verbali e si è perfino sfiorata la zuffa. Resa dei conti doveva essere e resa dei conti è stata. Ad accendere la miccia Liliana Modica, che parlando di tradimenti post- primarie e del mancato rispetto del patto di lealtà, ha punzecchiato l’ex segretario cittadino Giuseppe Grioli e la sua “Farfalla“ e poi attaccato frontalmente i “renziani”. Francesco Quero, in rappresentanza della sua area, risponde alzando la voce. L’intervento della Modica si fa quasi comizio, scatenando l’ira di parte della platea, che le ha chiesto di passare immediatamente il microfono. Il successivo appello all’unità della Modica, rivolto principalmente ai giovani del partito, è stato interrotto da urla e spintoni, fino all’intervento della security. Torna la calma ma la frittata, in termini di immagine, è fatta. Meno incandescente nella forma, ma non nella sostanza, il segretario “a tempo” Patrizio Marino, che ha dapprima voluto “congelare” le dimissioni consegnate nel giorno della sconfitta al ballottaggio di Felice Calabrò, rimettendo il mandato nelle mani dell’assemblea e poi confermato nuovamente le dimissioni stesse per “fare posto” a Lupo.

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