Sarà un’Università impegnata a recuperare l’immagine compromessa da anni di malaffare e inchieste giudiziarie che hanno del tutto affondato la credibilità dell’ateneo. Non a caso il neo rettore Pietro Navarra ha istituito la figura del prorettore alla legalità, trasparenza ed ai processi amministrativi affidando l’incarico al professor Antonio Saitta, ordinario di diritto costituzionale. Quasi un atto dovuto dopo la recente operazione Campus della Dia sulla compravendita di esami che ha portato all’arresto di un docente della Facoltà di Statistica. Una ferita profonda difficile da cicatrizzare.
Il prof. Navarra ha presentato stamani la squadra che lo affiancherà nei prossimi sei anni. Pro rettore Vicario è stato nominato il prof. Emanuele Scribano, ordinario di Diagnostica per le immagini e radioterapia ed ex preside della facoltà di Medicina, coordinatore del collegio dei pro rettori il prof. Giovanni Cupaiolo, ordinario di lingua e letteratura latina; prorettore alla ricerca, il prof. Salvatore Cuzzocrea, ordinario di farmacologia, alla didattica il prof. Pietro Per conti, ordinario di Filosofia e teoria dei linguaggi, alla gestione delle risorse umane, il prof. Carlo Mazzù, ordinario di diritto privato, alla gestione delle risorse finanziarie, il prof. Michele Limosani, ordinario di politica economica, all’internazionalizzazione, il prof. Antonino Germanà, ordinario di Anatomia degli animali domestici, ai rapporti con l’azienda ospedaliera universitari. Navarra ha poi nominato delegato alla comunicazione il prof. Marco Centorrino, ricercatore di sociologia dei processi culturali e comunicativi.
Il rettore ha quindi annunciato come primo atto ufficiale procederà al completamento degli adempimenti statutari partendo dalla nomina del nuovo consiglio d’amministrazione, del nucleo di valutazione e con la stesura del regolamento di nomina dei direttori di compartimento.
Quindi una completa riorganizzazione della macchina amministrativa dell’ateneo. E per ridare credibilità all’immagine dell’Università è pronto un progetto di ricerca affidato a docenti di storia contemporanea perché ricostruiscano le vicende dell’ateneo nell’ultimo trentennio. Un modo per far emergere la verità storica da quella raccontate sulle pagine dei giornali ritenuta non sempre aderente alla realtà.
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