Se non fosse stato per il parroco del villaggio, nessuno si sarebbe occupato di lei. E l’anziana donna cieca e abbandonata dai parenti avrebbe continuato a vivere nel degrado più totale, in una casa in pessime condizioni igieniche e per di più invasa dalle pulci. Una lettera del prete al comandante della polizia municipale Ferlisi ha permesso di scoprire questa storia. Una storia triste che arriva dalla periferia nord della città e vede protagonista una donna di ottant’anni, non vedente, che abitava da sola e che era stata letteralmente abbandonata dai parenti dopo la morte del marito, avvenuta molti anni fa. Il supporto delle associazioni di volontariato e di alcuni vicini le ha permesso di andare avanti, ma non certo di vivere una vita dignitosa. In più ultimamente la sua casa è stata letteralmente invasa dalle pulci. Una prima disinfestazione non è stata sufficiente a risolvere il problema. Così stamattina nella casa sono arrivati anche gli agenti del nucleo decoro della Polizia Municipale, guidati da Biagio Santagati. Hanno provveduto ad accompagnare fuori l’anziana donna, affidandola alle cure di una parente. Poi, con il supporto e la disponibilità del responsabile del dipartimento comunale per le disinfestazioni Abbate, è stato effettuato un primo intervento. Nei prossimi giorni, probabilmente mercoledi, ci sarà un’altra disinfestazione. Nel frattempo del caso sono stati avvisati i servizi sociali e l’Unione Ciechi, la donna riceverà presto l’assistenza della quale ha bisogno. La Polizia Municipale ha anche rintracciato uno dei figli della donna. Nei prossimi giorni verrà ascoltato. Dovrà spiegare perché non si è più occupato della madre negli ultimi anni. Per lui potrebbe arrivare una denuncia per abbandono di incapace.
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