La sconfitta di Felice Calabrò al ballottaggio è una sconfitta di tutto il centrosinistra. Politicamente drammatico ciò che è accaduto: vittoria sfiorata al primo turno, sfumata per soli 59 voti; sconfitta incredibile, clamorosa, al secondo. Con un boom di consensi andati ad Accorinti e il candidato del Pd addirittura sotto la soglia raggiunta due settimane fa. Inevitabili le reazioni, le ripercussioni. Lo stesso Calabrò non si scompone più di tanto e rimanda alle prossime settimane, quando avrà preso il sopravvento la serenità, le azioni future: «Sono tranquillo, certo di avere fatto il massimo. Faccio i complimenti a Renato. Sono del Pd e continuerò a farne parte. Vedremo cosa succederà nelle prossime settimane».
Intanto ci sono già le prime “vittime”. Si è dimesso dal proprio incarico Patrizio Marino, coordinatore provinciale del partito: «Troppe cose non sono andate bene, in troppi hanno tirato la giacca – sono le sue parole -. In tanti non hanno votato Felice ed anche le Primarie hanno evidentemente avuto un effetto negativo, forse andranno messe in discussione. Il patto di lealtà non ha funzionato, non è stato rispettato dalla quasi totalità dei candidati. Oggi è il momento di festeggiare Renato, al nostro interno si discuterà. Serve un rinnovamento ma non solo nell’età, che coinvolga anche i “vecchi”».
Critico anche il deputato regionale, Franco Rinaldi: «Credo le responsabilità della sconfitta siano di tutta la coalizione - esordisce -. Lo dimostra la differenza rispetto al primo turno, ma anche lo stacco tra i voti ricevuti dalle liste e quelli andati al sindaco. I seggi ottenuti confermano che la forza delle strutture tiene, basti pensare che le tre liste del Pd hanno ottenuto tutte il 10%. Evidentemente c’è stata qualche negligenza, ingigantita dall’assenza dell’effetto trascinamento». Qualcuno, insomma, ha tradito. E la vittoria di Accorinti? «Ha prevalso la protesta, la voglia di cambiamento. Ma abbiamo visto come sta finendo con Grillo, è facile dire no, governare è un’altra cosa. Renato ha solo quattro consiglieri, non sarà facile nei momenti clou della vita amministrativa, come l’approvazione dei bilanci, senza la condivisione delle forze politiche. Aspettiamo le proposte sui temi scottanti come MessinAmbiente, Atm, Amam, servizi sociali». Alcuni consiglieri si sono già dichiarati pronti a dialogare, sempre sulla base dei programmi.
Anche Gianpiero D’Alia si dichiara dispiaciuto ma pronto ad un’eventuale collaborazione per il bene di Messina: «Siamo ovviamente molto dispiaciuti per il risultato di Messina, ma rispettiamo le scelte dei cittadini e ci assumiamo le responsabilità di quanto accaduto. A Felice Calabrò, una persona seria che avrebbe fatto molto bene il sindaco, va il nostro ringraziamento e la nostra solidarietà per questo epilogo cosi sfortunato. Ora, terminata la campagna elettorale, è il momento di accantonare le divisioni e collaborare, ognuno nel proprio ruolo, per il rilancio della città. Sono certo che Renato Accorinti, persona che conosco e stimo, saprà anteporre a tutto il bene di Messina e dei messinesi. Al nuovo sindaco e alla sua squadra gli auguri sinceri di buon lavoro».
Battuta anche per il parlamentare Enzo Garofalo, candidato del Pdl fuori al primo turno: «Esprimo, a nome personale e del Pdl di Messina, i più sentiti auguri di buon lavoro al nuovo Sindaco, Renato Accorinti. In un momento di grande crisi, come quello che la nostra città sta attraversando, è necessario che ciascuno faccia la propria parte perché solo con il contributo di tutti sarà possibile la rinascita di Messina. Da domani continueremo a lavorare, quindi, con grande senso di responsabilità nell’ambito del ruolo che ci è stato attribuito dagli elettori. Al sindaco Accorinti assicuriamo, da subito, che in Consiglio Comunale non assumeremo posizioni preconcette ma ci confronteremo sui temi, nell’esclusivo interesse della città, offrendo il nostro contributo di idee e progetti illustrati nei mesi di campagna elettorale. I deputati del PDL, nazionali e regionali, non faranno mancare il loro supporto al Sindaco Accorinti per il bene della città».
Infine il governatore siciliano Rosario Crocetta, che in campagna elettorale aveva pubblicamente appoggiato Felice Calabrò, annuncia: «Sentirò Renato, la collaborazione politica con la Regione ci sarà, mi auguro anche in consiglio comunale con il centrosinistra».