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Messina, il silenzio
prima della scelta

Il giorno del silenzio elettorale prima dell’ora delle scelte. È terminata ieri, a mezzanotte, la lunga campagna elettorale che ha portato allo “spareggio” i due candidati a sindaco Felice Calabrò e Renato Accorinti. Il primo, sostenuto da otto liste del Centrosinistra e dell’Udc, si è fermato a una manciata di voti dal successo al primo turno. Il secondo, a capo della lista civica “Cambiamo Messina dal basso”, ha superato la quota del 24% e ora si gioca le sue carte al ballottaggio. Anche nel duello finale, svoltosi ieri nell’auditorium della Gazzetta e andato in onda su Rtp, Calabrò e Accorinti hanno affrontato la sfida con stile, senza cedere in eccessi e provocazioni, mostrando assoluto rispetto l’uno per le posizioni dell’altro. E alla fine la tensione si è sciolta in un grande abbraccio. La stima reciproca, però, non annulla le differenze che esistono tra i due candidati e tra i loro programmi (che pure hanno molti punti in comune) e alla fine saranno i messinesi a scegliere a chi affidare le sorti di Palazzo Zanca. A chiudere la campagna elettorale di Calabrò è stato il sindaco di Firenze Matteo Renzi, che ha tenuto un comizio a piazza Duomo assieme al presidente della Regione Crocetta. Accorinti, che ha avuto il sostegno del sindaco di Milano Pisapia, ha incontrato i sostenitori a piazza del Popolo.

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