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Sindacati contro
il ministero

metromare

Sindacati compatti e sul piede di guerra sul caso metromare. Mancano solo otto giorni alla scadenza del contratto di servizio con Metromare per il collegamento veloce nello Stretto e nulla sembra muoversi. FILT-CGIL FIT-CISL e UILTRASPORTI  prendono posizione e ribadiscono che il Ministero delle  Infrastrutture e Trasporti non ha bandito alcuna gara per l’importante servizio di trasporto nello Stretto. Il contratto scadrà il 28 giugno ma –spiegano i sindacati- il ministero si è semplicemente limitato ad indire una manifestazione di interesse, chiedendo a tutti gli armatori quale servizio offrirebbero ad un costo bassissimo. Una richiesta, lamentano cgil, cisl e Uil che conferma l’intenzione di non andare oltre i 3 milioni di euro, e di garantire definitivamente il servizio per i prossimi anni.

Ma i sindacati sono fortemente critici anche sulla ricerca dell’offerta più vantaggiosa, indicata dal ministero, perché ritenuto particolarmente pericolosa nel settore dei trasporti. Sarebbe più vantaggioso un regolare bando di gara nel quale si impone ai partecipanti il rispetto di alcuni parametri come numero e caratteristiche della flotta, numero di corse ed approdi, livelli di sicurezza, e contratto di lavoro.

Secondo i sindacati  con questo stratagemma il ministero prende tempo e lancia una corsa al ribasso che  sarà tutta giocata sul contenimento dei costi per salario, manutenzioni, e quindi sicurezza.

Lo scenario che si apre nello Stretto –ipotizzano cgil, cisl e uil- si conferma drammatico, visto che Bluferries non potrà andare oltre il collegamento con  Villa S.Giovanni.

Polemica anche l’Orsa per voce di Michele Barresi per il quale e' gravissimo che il sindacato, con oltre 70 posti di lavoro a rischio, sia stato lasciato all'oscuro dagli sviluppi della vicenda e non sia stato messo nelle condizioni di tutelare adeguatamente l'occupazione.   

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