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Il Messina deve
rivedere i programmi
sui giovani

Un pugno nello stomaco e la quasi certezza che quanto fin qui programmato dovrà inevitabilmente essere rivisto. Il Messina torna da Firenze con le ossa rotte. La riunione informale di ieri ha dato la quasi certezza che il prossimo anno gran parte delle società di Seconda Divisione sarà composta da giocatori la cui media non supera i 24 anni. «È questo l’orientamento della Lega Pro – ha detto il presidente del Messina, Isidoro Torrisi – e dobbiamo aspettare il 19 luglio, quando il Consiglio dovrà approvare la bozza dell’accordo». In quarta serie si va verso l’età media di 24 anni, riguardante gli undici in campo più chi entrerà a gara in corso (esclusi solo gli innesti nell’ultimo quarto d’ora, ndr) senza differenziazioni contrattuali, compresi quindi prestiti, comproprietà ed extracomunitari. Ciò vuol dire che per ogni 30enne dovrà esserci un 18enne. Una decisione che, se confermata, penalizzerà –e non poco! –chi ha in organico tanti giocatori navigati. Il Messina è nei guai. Nei programmi societari c’era la conferma di due “senatori”, Corona e Ignoffo, che insieme fanno 77 anni. Quasi impossibile poter contare sulle loro prestazioni se la società vorrà ricevere i contributi federali derivanti dall’utilizzo degli under. Per questo ci si augurava «che la soglia –ha aggiunto Torrisi –si alzasse di qualche punto». E invece se lo scenario è questo, la società potrebbe ricorrere a qualche scelta assai dolorosa. «Sono convinto – dice Torrisi – che da qui al 19 luglio possa cambiare qualcosa. La Lega Pro ha registrato i malumori di tante società, non è detto che non passi una linea più soft. Io avrei pensato allo schieramento di under 24 con il possibile utilizzo di tre giocatori più esperti. Rimango fiducioso affinché la Lega possa venirci incontro».

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