Ancora un “ribaltone” nella vicenda stadi che vede coinvolto l’ing. Vincenzo Franza come ex vice presidente della società calcistica FC Messina. Ieri nel tardo pomeriggio la VI sezione penale della Cassazione ha infatti annullato la sentenza con cui il 14 novembre scorso la corte d’appello di Messina aveva deciso la condanna a un anno con pena sospesa, ribaltando a sua volta l’assoluzione del primo grado («perché il fatto non costituisce reato»), e ha quindi rinviato la questione alla corte d’appello di Reggio Calabria, per un nuovo giudizio. Il profilo particolare è rappresentato dal fatto che anche il procuratore generale ieri aveva richiesto l’annullamento del pronunciamento d’appello di Messina, e sotto un duplice profilo: sul concetto della presunta illegittimità dell’atto amministrativo ritenuto sussistente dalla corte d’appello, legata all’approvazione dell’accordo procedimentale da parte del consiglio comunale nel 2005, e poi sul concetto legato all’elemento soggettivo del reato in relazione all’ipotesi di abuso d’ufficio.