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A giudizio per
l’omicidio del padre

Il 32enne Benito Romeo, finito in carcere nel 2012 con la pesante accusa d’aver ucciso il padre simulando poi il suicidio con una falsa impiccagione, comparirà davanti alla corte d’assise il prossimo 28 giugno, per rispondere dell’accusa di omicidio aggravato anche in relazione alla stretta parentela con la vittima.    

La terribile storia s’è dipanata nel settembre del 2012 in uno scenario di grande degrado sociale e morale in una delle catapecchie della scalinata di Fondo Pistone, in via Giarre, al rione Camaro, ed è stata per mesi al centro di un’inchiesta gestita dal sostituto procuratore Diego Capece Minutolo. Alla sbarra il 32enne Benito Romeo, che è assistito dall’avvocato Filippo Cusmano, secondo la ricostruzione investigativa avvalorata dagli accertamenti dei carabinieri del Ris. Santi Romeo, 51 anni, parcheggiatore abusivo, molto attivo e conosciuto nei pressi del Gran Camposanto, sarebbe stato strangolato al termine di un violento litigio da uno dei suoi tanti figli, Benito, che poi avrebbe voluto far credere che si trattasse di un suicidio.

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