Maggior trasparenza e accurata analisi dei fondi in entrata, debellare l’evasione fiscale e far sì che uffici amministrativi e Serit facciano il loro dovere recuperando i tributi dovuti. Secondo il Segretario Generale della UIL Costantino Amato è questuala strada da percorrere per allontanare, o addirittura scongiurare, lo spettro del dissesto finanziario che incombe su Palazzo Zanca.
La Uil si rivolge ai candidati a Sindaco chiedendo di mettere al primo posto nella loro agenda la questione della trasparenza degli atti pubblici. necessaria per il recupero della credibilità della politica locale.
La Uil – ha detto Amato – farà la sua parte assumendosi l’impegno di vigilare sulla salute dei conti di palazzo Zanca, a partire proprio dai dati sul gettito IMU 2012, una tematica con la quale dovranno fare i conti migliaia di cittadini.
36 milioni 266 mila euro il valore del gettito IMU riscosso l’anno scorso dal Comune di Messina. Una cifra importante il cui 23,27 per cento deriva dalle prime case. Un dato – spiega la Uil di Messina - che ricalca il quadro nazionale e che testimonia come il gettito IMU sia strettamente connesso agli immobili di categoria A.
“Con la revisione dell’IMU sulla prima casa – spiega Costantino Amato, Segretario Generale della UIL Messina – si corre il rischio di “premiare” anche i contribuenti con redditi medio alti, sacrificando parte delle esigue risorse che potrebbero essere indirizzate verso quelle che oggi rappresentano delle vere e proprie emergenze sociali. La UIL sostiene, infatti, la necessità di rivedere l’IMU sulla prima casa per dare respiro ai redditi fissi, esentando per esempio le case gravate da mutuo, facendo pagare aliquote differenziate in base al reddito ISEE, ed escludendo dalla sospensione coloro che vivono nelle cosiddette “case di lusso”. Necessario diviene poi applicare aliquote agevolate anche per gli immobili destinati ad uso produttivo, dando respiro anche all’imprenditoria in un momento di fortissima crisi.