Partecipazione, ascolto, trasparenza, merito. Sono le parole chiave di Pietro Navarra. Le basi sulle quali si fonderà il suo mandato, all’Università. Sulla carta sarà rettore solo dal primo ottobre, anche se lui si augura di cominciare prima possibile. Tutto dipenderà dalle decisioni dell’attuale rettore Franco Tomasello, che però ha più volte ribadito la volontà di arrivare fino alla fine del suo mandato. Navarra, nella peggiore delle ipotesi, dovrà aspettare quattro mesi per entrare. Indipendentemente dai tempo, il futuro Rettore ha comunque già fissato le linee guida e annunciato che aprirà le porte a tutti e che sarà pronto a farsi giudicare per il lavoro che riuscirà a fare.
Nel primo discorso post elezioni Navarra ha voluto anche dedicare un ringraziamento speciale al personale tecnico amministrativo che gli ha dato grande fiducia. Ma ha voluto dire grazie a tutti coloro che gli sono stati accanto, dai suoi storici sostenitori ai suoi avversari. Dietro la sua affermazione al secondo turno c’è anche la scelta del professore Cupaiuolo di ritirarsi e trasferire praticamente in blocco a Navarra le sue preferenze. È anche per questo che alla fine i voti di Navarra sono stati 924, più del doppio di quelli di Dugo, quasi 250 in più rispetto a quelli che aveva preso giovedi scorso. I voti di ieri sarebbero bastati anche per l’elezione al primo turno. Un fatto che non avrebbe bisogno di altri commenti.
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