Siamo alle solite. La Sanderson torna a bruciare e ad appestare l’aria con le sostanze nocive, eternit su tutte ma anche rifiuti speciali, che da tempo sono ammassate all’interno dell’area di Pistunina che una volta ospitava la gloriosa agrumaria. Intorno alle 17,30 alte lingue di fuoco e dense colonne di fumo risono alzate dalla ex Sanderson facendo scattare l’allarme. L’incendio, secondo quanto hanno accertato i Vigili del Fuoco, sarebbe partito da rifiuti accumulati nel cortile principale dell’area e si sarebbero poi propagati ad alcuni capannoni che hanno preso subito fuoco. Difficile il lavoro dei pompieri che devono muoversi con cautela proprio per la presenza di rifiuti pericolosi che possono sprigionare nell’area sostanze nocive. Preoccupazione anche fra gli abitanti della zona, soprattutto di quanti abitano a ridosso dell’area. Molti hanno abbandonato le case e si sono allontanati. E tutti sono convinti che ancora una volta si sia trattato di un incendio doloso proprio come i più recenti. Un rogo altrettanto esteso era divampato la sera del 30 dicembre scorso. Anche allora fiamme altissime e vigili del fuoco costretti a lavorare per sette ore per spegnere l’incendio. La ex Sanderson è ormai una bomba ecologica alla quale non si riesce a porre rimedio. Sulla vicenda la magistratura ha già aperto più di una inchiesta, affidate al procuratore aggiunto Ada Merrino ed ai sostituti Antonio Carchietti ed Anna Maria Arena. Nel novembre scorso la Procura ha aperto un fascicolo sullo scempio compiuto nell’area della ex Sanderson. Nel fascicolo degli indagati fu iscritto il presidente della cooperativa che gestisce il servizio di guardavia all’interno dell’area.