Vincenzo Nibali (Astana) ha vinto per distacco la 20/a tappa del 96/o Giro d'Italia, da Silandro (Bolzano) alle Tre Cime di Lavaredo-Auronzo di Cadore (Belluno), di 203 km. Il leader della corsa ottiene il secondo trionfo consecutivo nelle tappe alpine e domani lo attende la passerella di consacrazione a Brescia.
Nibali ha ricoperto i 203 chilometri del tracciato in 5h27'41", precedendo di 16" tre colombiani: Arevalo Duarte, Rigoberto Uran Uran, e Carlos Alberto Betancur. Cadel Evans, che era secondo nella classifica generale, è giunto sul traguardo staccato di 1'29".
Vincenzo Nibali, con la propria impresa, ha rivoluzionato ulteriormente la classifica generale del 96/o Giro d'Italia di ciclismo, che adesso vede al secondo posto il colombiano Rigoberto Uran Uran, staccato di 4'43", mentre l'australiano Cadel Evans scivola al terzo posto, con un distacco di 5'52". Michele Scarponi resta giù dal podio, staccato di 6'44' dal messinese.
"Grazie alle persone che mi hanno aspettato in vetta e all'organizzazione che ci ha permesso di arrivare qui. Avevo paura che qualcuno scivolasse, nel tratto finale. All'arrivo mi sono girato e ho baciato la fede, il mio ultimo pensiero prima di tagliare il traguardo è andato a mia moglie Rachele. Volevo dimostrare di esserci sempre e di poter combattere fino alla fine". Sono state le prima parole della maglia rosa, Vincenzo Nibali, dopo l'impresa sulle Tre Cime di Lavaredo, che gli è valsa la vittoria virtuale nel 96/o Giro d'Italia di ciclismo.