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Aziende al collasso
Il Comune fa harakiri:
non si accede al fondo

Malgrado diffide formali e sollecitazioni autorevoli, come quella del presidente di Assindustria Ivo Blandina, il commissario Croce, come responsabile politico, ma soprattutto gli alti dirigenti di Palazzo Zanca, burocrati che a fine anno godono di premi di produzione o comunque di riconoscimenti finanziari per gli obiettivi (quali?, visto che il Comune danza sull’orlo del baratro) raggiunti, hanno dimenticato di far richiesta al ministero dell’Economia per l’anticipazione dei fondi destinati al pagamento dei debiti verso le aziende. Facciamo riferimento a uno dei primi provvedimenti assunti dal Governo Letta per dare un minimo di respiro a un’econo - mia al collasso; alle nostre latitudini le cose vanno poi peggio che altrove. Si tratta del decreto legge 35 dello scorso 8 aprile, relativo allo sbocco dei pagamenti della pubblica amministrazione. Ovvero la concessione di liquidità in favore degli enti locali per un importo complessivo di 3,6 miliardi di euro. Le domande andavano presentate entro il 30 aprile. A Palazzo Zanca nessuno lo ha fatto. Il commissario Croce ieri ha affermato di essere stato «mal consigliato » sul tema. Non sarebbe male capire da chi, e quale consiglio alternativo gli è stato fornito.

L'articolo completo di Francesco Celi lo trovate sul nostro giornale

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