Un bruttissimo episodio, una presunta aggressione di gruppo nei confronti di una famiglia cingalese, eseguita con spranghe, bastoni e pietre, forse punitiva per qualcosa accaduta in precedenza: il tutto, pare, nel cortile di un’a b itazione di via Manzoni, all’altezza del civico 81. Visti i corpi contundenti utilizzati poteva andare peggio: al pronto soccorso dell’ospedale Piemonte sono finiti una donna e due uomini tra i trenta e i trentacinque anni: uno dei maschi, colpito al capo, è stato sottoposto a vari punti di sutura e in serata anche ad un tac. Ferite più lievi per gli altri due. Altri tre cingalesi, presunti componenti del gruppo di aggressori, sono stati accompagnati invece in Questura e sottoposti a identificazione, in attesa di ulteriori riscontri. Sia per lo sviluppo dell’i n d a g ine, coordinata dal dirigente delle Volanti, Maurizio Lento, sia per l’accertamento delle effettive condizioni del ferito più grave. Al momento l’ipotesi è di lesioni semplici: se la prognosi non fosse superiore ai 20 giorni, si potrebbe procedere solo a querela di parte. L’allarme, dato alcuni messinesi che si trovavano nelle vicinanze del luogo del pestaggio, è scattato intorno alle 17. Sul posto sono arrivate diverse volanti della Polizia, e vista la gravità delle segnalazioni – si parlava di botte da orbi con una decina di persone coinvolte – anche alcune pattuglie dei carabinieri e della polizia municipale. Gli agenti hanno trovato solo i feriti ma anche un numero considerevole di corpi contundenti: di legno e di ferro, ma anche cocci insanguinati di mattoni. Il tutto, naturalmente, è stato sottoposto a sequestro. Immediatamente è stata fatta arrivare un’a u t o a m b ulanza del 118 che ha trasportato i tre feriti al pronto soccorso di viale Europa. Alla fine, fortunatamente, il bilancio del grave episodio pare molto inferiore a quanto si era inizialmente temuto. Alcuni messinesi, tra quelli che hanno chiesto l’intervento delle forze dell’ordine, alla vista dei feriti riversi al suolo, in particolare il giovane con la testa insanguinata, avevano temuto che quella persona fosse in pericolo di vita. Quanto ai moventi di tanta rabbia solo le indagini della Polizia potranno far luce.