Sono ore frenetiche nelle segreterie delle liste escluse dalle amministrative. Dopo il clamoroso verdetto pronunciato ieri poco prima delle 23 dalla commissione elettorale gli esclusi tenteranno di rientrare in corsa presentando gli immancabili ricorsi che comunque non dovrebbero in alcun modo inficiare la validità del voto del 9 e 10 giugno.
Dalla commissione elettorale sono scaturite decisione in alcuni casi impensabili. Già avantieri sera era stata tagliata la lista Cambiamo Tutto e la candidatura a sindaco di Angelo Villari che avrebbe consegnato la documentazione alle 12,02 con due minuti di ritardo rispetto alla scadenza dei termini. Sulla carpetta presentata da Villari ci sono le firme di due ispettori di Polizia Municipale che testimoniano l’ora di consegna, ma Villari non ha alcuna intenzione di arrendersi ed ha già dato mandato all’avvocato Marcello Scurria di rappresentarlo nel ricorso al TAR ed eventualmente al Consiglio di Giustizia Amministrativa.
In tema di esclusioni eccellenti ha fatto scalpore quella del Megafono, la lista del governatore Crocetta che sostiene la candidatura di Felice Calabrò. Lista che annovera nomi noti come il vicepresidente del consiglio comunale Angelo Burrascano, l’ex assessore comunale Roberto Sparso e l’ex assessore provinciale Pio Amadeo. Taglio che giunge mentre un centinaio di iscritti al Megafono hanno attaccato il coordinatore Giuseppe Ardizzone per la gestione delle liste. Nella documentazione presentata dal Megafono mancherebbe il documento sull’apparentamento che invece sarebbe stato inserito nella carpetta. Ora sarà la Procura ad occuparsi del caso per il quale scatterà comunque un altro ricorso. E per fortuna che le nuove leggi in materia dovrebbero metterci al riparo dal rischio che nei prossimi le sentenze possano cambiare le carte in tavola ad elezioni già avvenute come accaduto in passato proprio a Messina.
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