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Svincolo, viabilità
da ripensare

C’è stato chi si è presentato alle 7,30 davanti all’ingresso, ma ha trovato chiuso, e chi ha pazientemente atteso più di un’ora che le transenne fossero tolte: il “primato” del primo transito dal nuovo svincolo di Giostra va ad una famiglia di Ritiro, madre, padre e due bimbi, che alle10 in punto ha percorso la rampa immettendosi sulla Tangenziale. È solo un “mezzo svincolo” (come ha notato non senza ironia il popolo di Facebook, accomunando anche questo a tutti gli altri “mezzi” messinesi – “mezza ‘ca panna”, “mezza bira”, “mezzo freddo” – in una sagace analisi sociale del nostro atavico senso di precarietà e incompiutezza, dalle piccole cose alle più importanti), ma ugualmente la città lo ha immediatamente “amato”, annettendolo di diritto al novero (non troppo vasto per la verità) delle soluzioni viabili che consentono di aggirare il traffico guadagnando qualche prezioso minuto. Da ieri, ufficialmente, il nuovo tracciato viario è entrato pienamente a far parte del sistema autostradale messinese: due rampe in entrata, una verso Catania e una verso Palermo. Al momento, però, rimangono chiuse le due rampe in uscita. Continuano intanto le attività nel cantiere di S. Michele, condotte dalle maestranze dell’impresa Ricciardello sotto la direzione lavori dell’Anas, affidata all’ing. Cristiano Fogliano. In realtà, le opere sono state eseguite al 98%, dunque mancano davvero poche rifiniture: attualmente si stanno eseguendo gli interventi preliminari legati all’apertura delle altre due rampe, che, però non potrà avvenire se non verranno prima svolti i lavori di messa in sicurezza del viadotto Ririto. Situazione che, com’è noto, è la causa dell’apertura a metà. E proprio dall’interazione col vetusto viadotto deriva una fortissima criticità nell’immissione “mozzafiato” in direzione Catania: gli automobilisti, infatti, si trovano improvvisamente catapultati sull’unica corsia aperta nella parte terminale del viadotto Ritiro, dovendosi immettere fra i veicoli già in transito che sfrecciano nonostante gli inviti a rallentare sui monitor elettronici collocati dal Cas. Una situazione potenzialmente molto pericolosa, nonostante tutte le segnalazioni e i dissuasori, e che probabilmente solo con il tempo sarà maggiormente conosciuta dall’utenza e dunque meglio affrontata. Al momento, infatti, non c’è altra soluzione (se non la chiusura della rampa appena aperta): il problema potrà essere superato solo con i lavori di messa in sicurezza sul viadotto Ritiro e con la collocazione del giunto, che permetterà di ripristinare le due corsie di marcia. Intanto, a breve verrà convocato il tavolo tecnico chiesto dal comandante dei vigili urbani Calogero Ferlisi al dirigente della Mobilità urbana Mario Pizzino per discutere delle esigenze legate al nuovo sistema di viabilità scaturito dall’apertura della bretella autostradale. Va infatti seriamente ripensata l’organizzazione della mobilità sul viale Giostra, ma anche sul vialeAnnunziata, dove già da ieri quattro pattuglie di vigili urbani sono state destinate a controlli dinamici. Inoltre, nelle giornate di martedì e venerdì è stato previsto un presidio fisso della Squadra Annona nei pressi del mercato dell’area Mandalari: nel mirino, già da oggi, non solo le bancarelle abusive sula sede stradale, ma anche le auto –di solito numerosissime –posteggiate in sosta vietata. In proposito, anche per evitare il massiccio afflusso di veicoli in quell’area, portrebbero essere organizzate corse dedicate dei bus Atm (compatibilmente – è chiaro –con le terrificanti condizioni del suo parco mezzi). Ma andrebbero anche ipoitizzate rotatorie, dissuasori e tutto ciò che possa contribuire a rendere più sicuro il transito. Anche la segnaletica va migliorata: è del tutto assente, ad esempio, per chi proviene dalla galleria Annunziata.

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