Piove sul bagnato. Il corpo di polizia municipale di Messina, già carente di agenti nei fatti (350 uomini contro i 683 previsti dalla precedente pianta organica), si assottiglia anche sulla carta. La decisione, già deliberata, del commissario Croce, su indicazione del ministero dell’interno, è stata ufficializzata oggi al comandate Calogero Ferlisi. La nuova pianta organica prevede 566 unità, 117 elementi in meno del passato quindi. Una iattura per Ferlisi il quale già nei giorni scorsi aveva lanciato l’allarme di dover trascurare alcuni settori importanti a cui erano destinate squadre di agenti, per impegnarli nella viabilità, che richiede costante e maggiore attenzione. Il comandante, che aveva sollecitato la deputazione messinese a farsi portavoce con il governo nazionale per il ripristino dei poteri speciali, ha ottenuto l’interessamento degli onorevoli dei democratici riformisti Beppe Picciolo e Marcello Greco e del Pd Filippo Panarello che, stamani, hanno riunito, fra gli altri, i 20 vigili a tempo determinato, i quali dal 1° giugno vestiranno nuovamente gli abiti civili. Tutti e tre i deputati regionali hanno stigmatizzato la decisione del commissario dello Stato di impugnare il provvedimento che, nella finanziaria, avrebbe destinato al comune di Messina 700mila euro per prorogare i contratti di lavoro di 12 mesi e assumere gli altri 12 aspiranti vigili ancora in graduatoria. Dunque i tre politici hanno proposto al commissario straordinario Croce di utilizzare, nelle more che il presidente della regione Rosario Crocetta venga investito del problema e si faccia portavoce con Roma per ottenere una nuova ordinanza di protezione civile, di altri fondi per dare ossigeno al corpo di polizia municipale. In aula anche il consigliere Nino Carreri, che ha espresso un durissimo commento sull’ex sindaco Giuseppe Buzzanca per aver fatto del completamento degli svincoli una questione vitale. Sarebbe stato più opportuno- ha concluso- che lo stesso impegno anche dal punto di vista della ricerca delle risorse economiche venisse profuso nel completamento del porto di Tremestieri.