La Procura ha chiesto che vengano processati funzionari e dirigenti del Cas ritenuti responsabili, a vario titolo, dell’incidente che nell’ottobre 2011 sull’autostrada Messina-Palermo costò la vita a due pensionati, “Nino” La Rosa, 71 anni, originario di Milazzo e “Lillo” Malara, 78 anni, di Lipari. A chiedere i rinvii a giudizio il sostituto procuratore Fabrizio Monaco. A decidere sarà invece il Gup Daniela Urbani nell’udienza fissata per il 24 giugno prossimo. La richiesta riguarda : Letterio Frisone, Gaspare Sceusa, Carmelo Cigno e Antonino Spitaleri che dovranno rispondere dell’ipotesi di reato di omicidio colposo. Secondo i periti della Procura dirigenti e funzionari del Cas sarebbero responsabili di alcune omissioni, in particolare di non aver disposto la collocazione di una barriera idonea nel punto in cui avvenne l’incidente e soprattutto di non aver adeguatamente “protetto” gli utenti dalla presenza di un albero, a poca distanza dalla carreggiata, contro cui andò a cozzare violentemente l’auto. Eppure questa situazione di pericolo non molto tempo prima era stata segnalata al Cas dalla polizia stradale. L’incidente avvenne fra l’uscita di Boccetta e la barriera di Villafranca. La Mazda, con i due pensionati, usci fuori strada sulla sinistra ed andò a sbattere contro l’albero Il conducente, Nino La Rosa fu sbalzato dal mezzo e morì sul colpo. L’amico, Letterio Frisone, morì qualche ora dopo al Policlinico. Sulla dinamica restano ancora parecchi dubbi. All’epoca sull’asfalto la Polstrada rilevò i segni evidenti della frenata di un mezzo pesante con il quale la Mazda si sarebbe scontrata o comunque sarebbe entrata in contatto prima di uscire fuoristrada.