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Polizia Municipale,
adesso si fa dura

Come un dito nella piaga. Il corpo dei vigili urbani di Messina continua inesorabilmente ad assottigliarsi in un momento critico per l’emergenza traffico e con una serie di mansioni che malgrado tutto continuano a essere svolte. Ma la notizia arrivata ieri, con l’intervento del commissario dello stato che, annullando il finanziamento regionale a favore del corpo di polizia municipale, rende impossibile la proroga del contratto di 20 agenti sa di goccia che fa traboccare il vaso. Una situazione già critica prima che diventa impossibile adesso al punto tale che il rischio di dover accorpare qualche sezione, se non chiuderla, è davvero concreto. Non ne fa mistero il comandate della Polizia municipale Calogero Ferlisi nel commentare il mancato arrivo dei 700 mila euro che avrebbero consentito la proroga in servizio di 20 agenti e molto probabilmente l’immissione, con lo scorrimento della graduatoria, di altri 12. Nei giorni scorsi Ferlisi aveva auspicato la proroga dei poteri speciali per l’emergenza traffico, non essendosi esauriti i disagi che la città di Messina subisce a causa della disponibilità parziale dell’approdo a sud con la conseguente invasione di tir nelle strade del centro. Un compito, quello dei servizi di viabilità che diventa impossibile senza nuovi agenti, a meno che non vengano sottratti alle molteplici mansioni che il copro assicura quotidianamente. Dall’annona, al decoro urbano, dalla tutela del territorio all’infortunistica; dal patrimonio immobiliare alla sezione di polizia giudiziaria tante per citarne alcune. A rischio anche i vari distaccamenti dislocati sul territorio da Ganzirri a S. Filippo per passare da quello del Palacultura. I numeri   evidenziano una situazione di assoluta emergenza. Basti pensare che in base a un decreto assessoriale della regione il corpo della Polizia Municipale dovrebbe essere composto da 1108 unità, mentre secondo la pianta organica del comune da 650.  Senza la conferma dei 20 vigili il corpo, dopo i recenti pensionamenti, scende a 330 unità. Tra questi 48 sono precari e vengono impiegati tre giorni alla settimana in forza di un contratto part time di 18 ore. Inoltre 1/3 degli agenti, per patologie varie, non può svolgere servizi su strada. L’età media del corpo, infine, è di 56 anni. Un’altra patata bollente che presto finirà nelle mani del nuovo sindaco della città.

 

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