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Ex CEA, si apre
uno spiraglio

ex cea

C’è uno spiraglio. Anzi, c’è una strada vera e propria. Forse non breve ma sicuramente percorribile. C’è una speranza per gli ex lavoratori della Cea, quelli licenziati quando l’azienda perse l’appalto del Comune per la manutenzione delle strade. Da anni sono senza stipendio, da mesi senza neppure il sussidio. Hanno protestato trante volte senza ricevere risposte, adesso qualcosa sembra essersi mosso.

La lettera del Prefetto che chiedeva chiarimenti alle amministrazioni ha ricevuto risposta. Non dal Comune che non ha dato chiarimenti, ma dalla regione che ha spiegato il meccanismo che potrebbe consentire a questi lavoratori di ritrovare un impiego.

L’iter burocratico è lungo ma semplice. In sostanza la regione dice che l’impiego di questi lavoratori, in buona parte provenienti dal bacino degli Lsu, è fattibile a costi ridottissimi. Bisogna però fare una graduatoria, compito che toccherebbe all’assessorato regionale su direttive del Comune. Poi si potrebbe procedere al reinserimento di queste persone nel circuito lavorativo legato all’amministrazione locale. Verrebbero impiegati in progetti di pubblica utilità.

È proprio questo, però, il nodo cruciale. Il Comune, il Prefetto, la Regione sin qui non si sono direttamente confrontati. Ecco perxchè oggi gli ex dipendenti della Cea, guidati da Daniele David della Cgil, chiedono che venga attivato un tavolo tecnico per cercare insieme la strada da seguire e valutare il percorso più rapido.

Per permettere a queste persone di avere di nuovo lavoro e dignità. La soluzione adesso c’è, bisogna solo capire come arrivarci. 

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