Ferdinando Croce candidato presidente al consiglio della V Circoscrizione, Piero Adamo candidato al consiglio comunale nella lista “Siamo Messina”. Vento dello Stretto e il PdL correranno insieme alle prossime elezioni amministrative. L'ufficialità è arrivata questa mattina in occasione della conferenza tenutasi nella sede dell'associazione di via XXIV maggio.
A fare gli onori di casa l'ex consigliere comunale Ciccio Rizzo, ideatore del “Vento eoliano” importato a Messina mescolando l'esperienza di realtà diverse che da anni operano sul territorio: «La candidatura di Ferdinando è appoggiata dal PdL, noi sosterremmo nelle altre circoscrizioni i candidati della coalizione – ha spiegato -. E' una precisa scelta progettuale presa anche se il nostro rapporto è sempre stato denotato da un scontro-confronto». Nino Germanà è tra il pubblico ma prende la parola il candidato sindaco Enzo Garofalo: «Ferdinando e i suoi amici fanno da sempre una politica che ci piace, tra la gente, quella stessa che oggi chiede idee e soluzioni».
Croce elenca i punti in cima al suo programma: la “storica” lotta per la riqualificazione del borgo di San Michele, la messa in sicurezza definitiva del viale Giostra, la valorizzazione della Badiazza e della casa natale di Sant’Eustochia, il rilancio del Museo Regionale ed annuncia l'apertura di una nuova sede in zona Ringo: «Riprenderemo in mano il megafono, altro che Crocetta...». Dal quartiere alla città con Piero Adamo, che elogia Garofalo e poi lancia al candidato sindaco un appello: «La sua storia personale parla da sola, basta vedere cosa ha fatto alla guida dell'Autorità portuale – afferma -. E' il migliore candidato che si potesse appoggiare. Il primo punto deve essere il recepimento di risorse europee, “aggredendo” i bandi». Adamo, che oltre ad essere stato un personaggio storico del movimentismo universitario alla guida di Atreju oggi preside la rete Zda, non può che auspicare il recupero definitivo del waterfront e nello specifico della zona falcata.
Un'idea lanciata riguarda la cittadella fieristica: «Bisogna riprendere il progetto del 2006 – dichiara Garofalo -. Creare un laboratorio permanente per l'area dello Stretto e nello specifico per la sponda siciliana. Inoltre l'area potrebbe divenire un incubatore culturale per i giovani talenti messinesi che non hanno spazio per esprimersi e confrontarsi». Garofalo anticipa poi un altro punto del suo “programma”: «Contatteremo i tanti messinesi famosi o in posti di rilievo nel mondo e gli chiederemo di fare da testimonial al rilancio della città. Se guardiamo alle radici, al nostro passato, possiamo convincerci che rinascere si può. Quello che stiamo preparando non è un libro dei sogni ma un elenco di cose realizzabili. La vera missione è fare sentire tutti protagonisti e creare le condizioni per una città pulita, ordinata, accogliente».