Saranno otto le liste a sostegno dell’avvocato Felice Calabrò, candidato del centrosinistra, alle prossime elezioni del 9-10 giugno. Sono le ultime indiscrezioni che filtrano dalle segreterie dei partiti che appoggiano l’esponente del Partito Democratico. Tutto a tal proposito dovrebbe essere stato definito negli ultimi incontri tra Genovese, D’Alia, i deputati dei Dr Picciolo-Greco e i rappresentanti del Megafono e di Sel. Nei prossimi giorni, invece, i faccia a faccia decisivi per scegliere le candidature alle presidenze dei sei Quartieri. Dicevamo delle liste a sostegno di Calabrò: una ovviamente è quella del Partito Democratico, quindi Udc, “Felice per Messina”, Democratici Riformisti dei deputati regionali Picciolo e Greco, il “Megafono” del presidente Crocetta (tra le new entry Pio Amadeo e molto probabilmente anche Roberto Sparso), “Progressisti democratici” che fa capo ai consiglieri Caprì-Barbalace- Zuccarello, Centro con Tabacci e un’ottava lista che potrebbe chiamarsi “Messina scelta primaria” con all’interno esponenti di Sel, il gruppo che fa capo all’ex segretario cittadino Giuseppe Grioli che non sarà candidato, alcuni renziani ed Emilio Fragale. Si sta pensando anche a una nona lista, ma è ancora “work in progress”. Ma il vero nodo, come detto, sono i quartieri. Ed è lì che la battaglia è aspra, perché sono in tanti a rivendicare spazi. L’accordo ancora non c’è, ci sarà entro domenica. Alla I Circoscrizione il super favorito è Enzo Messina che questo incarico lo ha già ricoperto nella penultima legislatura: l’Udc lo chiede con forza anche perché ci sono da mantenere alcuni equilibri all’interno del partito. Se non ci saranno colpi di scena sarà suo. Subito dietro il consigliere comunale Nino Restuccia. Al II è battaglia: l’uscente Giovanni Di Blasi, sempre Udc, ci spera. Alla fine però la scelta potrebbe ricadere su un uomo del Pd, Domenico Siracusano davanti a tutti. Il terzo potrebbe spettare ai DR, ma lo sogna anche Santi Interdonato (Pd), mentre Massimo Minutoli ha già deciso di correre da solo in aperta contestazione con l’Udc. Al IV e al V potrebbe consumarsi una delle rotture all’interno della coalizione, che proprio sulle presidenze dei quartieri testa la sua tenuta. E le premesse non sono delle migliori. Dicevamo dei quartieri centrali della città, dove gli uscenti Francesco Palano Quero e Alessandro Russo meriterebbero la riconferma perché sono preparati e hanno amministrato bene negli ultimi cinque anni, raccogliendo consensi anche nel centrodestra. Ma con una macchia: essere renziani in un partito che non lo è. Rischiano di essere impallinati sull’altare della politica, nonostante lo statuto del Pd preveda la ricandidatura di tutti gli uscenti. E così i posti potrebbero spettare agli alleati: favoriti Dario Pulitanò, fortemente voluto dall’Udc, e Santino Morabito di Sel (che vuole giocarsi anche qualche carta con Andrea Carbone al IV). Nelle ultime ore si sta lavorando nel tentativo di confermare ai renziani almeno una delle due presidenze. Ma non è escluso che alla fine sia Quero che Russo scendano ugualmente in campo con delle civiche. Al VI spazio al Megafono: in pole Orazio Laganà.
QUI CENTRODESTRA. Se le liste del centrosinistra saranno otto, il Pdl al momento sta lavorando a cinque-sei “schieramenti” a sostengo di Enzo Garofalo. Oltre al Pdl, ci sarà “SìAmo Messina”, e poi altre due liste sempre di area Pdl (una dei giovani di Vento dello Stretto). Le altre sono in via di formazione. Sempre restando al centrodestra arriva la precisazione di Gianfranco Scoglio che ringrazia tutti, ma non fa passi indietro: «Apprendo dalla stampa che esponenti di primo piano del Pdl ed ex assessori comunali invitano me e Nuova Alleanza (che non è costituita da una triade ma da uomini e donne con passione civica) a ritirare la mia candidatura a sindaco della città all’ insegna dell’ unità del centro destra e di appoggiare il candidato on. Enzo Garofalo per battere le sinistre. Ringrazio sentitamente gli esponenti politici che si sono prodigati per la riunione del centrodestra i quali mi riconoscono capacità, merito e consenso ai quali offro la mia disponibilità a candidarmi a sindaco per l’intera coalizione ritenuto che l’on. Garofalo, valido candidato, è stato eletto parlamentare e che eventuali sue dimissioni priverebbero la città dell’unico parlamentare del centrodestra, sempre presente, a favore della città di Catania e di logiche spartitorie di poltrone che ancora una volta penalizzerebbero Messina. La mia infatti e quella della lista che mi sostiene è una candidatura animata oltre che dalla passione civile e dall’amore per la città dal rispetto di idee, valori, programmi e progetti non negoziabili e che fino ad ieri erano condivisi da tutto il centro destra. Auspico pertanto, pur rispettando la buona fede delle persone che a svariato titolo intervengono per indurmi a recedere dalla candidatura, avendo spiegato le ragioni del mio impegno civile che analoghi inviti vengano fatti all’altro candidato del centrodestra».
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