E’ morto ieri mattina, nella sua casa in via Risorgimento, dopo breve malattia. Chi gli è stato accanto fino all’ultimo raccolta che Mollica sperava di mettere in scena l’ ennesimo spettacolo teatrale, attività che rappresentava la sua linfa vitale. La sua carriera culturale e teatrale nasce in gioventù e lo conquista al punto tale da indurlo ad abbandonare ''il posto in banca'' per seguire la sua grande passione. Massimo Mollica, 84 anni, lascia la moglie e quattro figli con relativi nipoti tutti da lui amati cosi' come ha amato il teatro e la città di Messina. Fine cultore e conoscitore degli autori siciliani da lui rappresentati anche in televisione. Tante le energie dedicate al '' San Carlino '' e poi al teatro della cittadella del ragazzo,oppure la trasformazione della sua casa di campagna di Gioiosa Marea per farne un teatro all'aperto per i mesi estivi. La sua principale attività nel mondo del cinema è quella di interprete e tra i lavori più interessanti si ricordano la partecipazione nel film Salvatore Giuliano (1962) di Francesco Rosi dove ha interpretato la parte del capitano dei carabinieri a castelvetrano. Nel 1977 ha inoltre lavorato con Pasquale Squitieri per la realizzazione del film Il prefetto di ferro dove ha interpretato la parte di Paternò.
I funerali avranno luogo ogi pomeriggio alle 16 nella chiesa di San Nicolo Arcivescovado in Viale San martino per essere poi tumulato al Gran Camposanto.
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